8.8.09

Parlo poco e male

Perdo il contatto con la realtà.
Mi trovo in questa specie di ospizio per matti ma io non sono matto, sono solo invecchiato di colpo, e quelli che gestiscono la struttura lo sanno bene, altrimenti non mi riserverebbero un trattamento diverso dagli altri, anzi nessun trattamento. Usufruisco liberamente dei posti letto e della mensa, coloro che gestiscono non badano a me.

Ogni tanto un poliziotto mi crea delle difficoltà: ieri mi ha imposto di rientrare nella struttura nonostante io abbia diritto, nero su bianco, di uscire ed entrare quando voglio. Credo davvero che esista questo contratto, e dunque potrei denunciare il poliziotto. Gliel'ho pure detto che potevo denunciarlo, lui mi ha lo stesso costretto ad entrare, senza mettermi le mani addosso, senza rabbia, senza alzare la voce. Ma l'ha fatto.

Situazioni così strane capitano comunque di rado.
In genere non ho problemi, escludendo accadimenti eccezionali come quello di ieri in sala mensa, quando i matti si sono scagliati su di me con i loro dispetti illogici.
In genere, ripeto, passo inosservato.

Parlo spesso con una giovane donna molto gentile (parla con me proprio perché ha piacere di parlare con me) che io chiamo rispettosamente "signorina".
Credo che per la struttura lei svolga faccende di carattere amministrativo, certo non è matta, e la prova è che non mangia mai in sala mensa.
Io usufruisco della mensa ma senza che nessuno me lo imponga: a differenza degli altri nessuno mi segue, nessuno mi dice a che ora devo mangiare e dormire, entro ed esco quando mi pare.
Solamente un poliziotto, come ho detto prima, ogni tanto mi mette i bastoni tra le ruote, forse per semplice noia.

Ieri in sala mensa è passata la signorina e abbiamo parlato di quello che potevamo fare insieme. Cose innocenti, intendiamoci, non ricordo alcuna malizia.
Mi ha detto che sarebbe partita per una breve vacanza, molto breve, poi mi ha salutato.
Stavo per servirmi da mangiare (qui funziona grosso modo come un ristorante self-service) quando ho notato un telefono cellulare sul tavolo del pane.
Forse la signorina l'ha dimenticato, ho pensato.
Sulla schermata vi era indicato il mio nome, evidentemente la signorina mi aveva inviato un messaggio.
Io avevo dimenticato il mio cellulare chissà dove, perciò non potevo controllare, e naturalmente non mi sono azzardato a ispezionare il telefono della signorina.
Quindi ho lasciato la mensa per cercarla.

L'ho cercata inutilmente, non riuscivo più ricordare la sua faccia!
Mi turba il fatto di non essere in grado di riconoscere una persona.
Sono invecchiato di colpo.