30.10.07
27.10.07
25.10.07
Salve sono John Carciò

Salve, sono il professor Carciò e sono di sinistra.
Dino mi ha chiesto di intromettermi in questo sito e io acconsento volentieri, anche se è antipatico il compito che mi viene affidato: fare chiarezza.
Dino, a cui sono legato da lunga amicizia, mi ha esortato: “Esprimi la tua opinione, spiega come vuoi, senza problemi”. E così farò, esprimerò un’opinione, non pretendendo certo di svelare il vero senso degli scritti di Fumaretto.
Chiarezza sul bicchiere
Il bicchiere di Fumaretto può avere molti significati, e si potrebbe filosofeggiare a lungo sulla metafora della vita moderna, trasformata in un contenitore globale di nulla, che a sua volta ha trasformato gli individui stessi in contenitori vuoti, dispersi in un mare di acquiescenza disperata; oppure si potrebbe leggere la metafora in modo leggermente diverso, individui come contenuti di un contenitore falso, ma a cui si deve credere per evitare di svegliarsi in un incubo ben peggiore.
E che significa il manifesto dell’ultimo post (“E’ nato il bicchiere democratico”)? E’ il manifesto del vuoto dei nostri tempi, del mezzo pieno, del mezzo vuoto, del luogo comune insignificante?
Per me significa soprattutto una cosa: CENSURA
Questo per parlare chiaro.
Speakin’ out!
18.10.07
17.10.07
Angoscia
Vivere dentro un bicchiere ed essere un contenuto relativo.
Mi viene l’angoscia, ma non del tutto.
Quasi spero che si completi, quest’angoscia trattenuta (da chi? Da cosa? Perché non esplodi? Qual è il tuo problema? Hai problemi? Ci sei o ci fai?), perché un’angoscia a metà mi angoscia.
Ma può esistere un’angoscia a metà?
Forse non ho angoscia, non più.
Dentro il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto (di che?) l’angoscia è relativa.
E forse non sono io dentro il bicchiere.
Il bicchiere è dentro di me, il bicchiere è quindi il contenuto e io sono il bicchiere.
Insomma non ho niente da dire, ecco perché complico le cose.
Anzi: ho un bicchiere dentro e non riesco a dirlo.
- Parla come bevi
A volte trasformo la noia in dramma. Non è che abbia grossi problemi. Sono più i miei vicini ad averne.
Non capisco questa vita, ma non sono l’unico.
Non sono l’unico eppure lo sono.
- Parla come bevi
Che angoscia.
5.10.07
Canto della mia nostalgia
Ci penso spesso
Vorrei chiamarmi
Chissà se mi penso
Chissà se soffro
Se assalto la noia
Se sto con un altro
Se scrivo ancora
Quel che mi manca
Ci penso spesso
Magari un giorno
M'incontro per caso
E mi nascondo
Magari un giorno
Mi chiamo e mi dico
Ne è passato di tempo
E nient'altro temo
Forse
O forse andremo oltre i ricordi
Forse andremo oltre i ricordi
Forse fuggiremo insieme oltre i ricordi
Ci penso spesso
E mi esaurisco
Mi hai avvertito
Non si cambia all'indietro
Le cose non nascono
Si costruiscono
Allora
Ecco le mie briciole
Eccole
. ..
..
Vorrei chiamarmi
Chissà se mi penso
Chissà se soffro
Se assalto la noia
Se sto con un altro
Se scrivo ancora
Quel che mi manca
Ci penso spesso
Magari un giorno
M'incontro per caso
E mi nascondo
Magari un giorno
Mi chiamo e mi dico
Ne è passato di tempo
E nient'altro temo
Forse
O forse andremo oltre i ricordi
Forse andremo oltre i ricordi
Forse fuggiremo insieme oltre i ricordi
Ci penso spesso
E mi esaurisco
Mi hai avvertito
Non si cambia all'indietro
Le cose non nascono
Si costruiscono
Allora
Ecco le mie briciole
Eccole
. ..
..
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