22.10.08

Post rimosso dall'autore. Parlava di religione. Era inutile.

7.10.08

Cercasi donna della pulizie

Pulire casa diventa sempre più problematico.
Ero partito con l'idea di rivoluzionare gli spazi, ma se mi trascino i lavori di pulizia non arriverò nemmeno ad appendere un quadro nuovo.
Domani ho intenzione di pulire casa. Va bene, pulisco casa, ma poi? So come va a finire: mi sentirò stanco dopo il lavoro e così mi sentirò in diritto di non fare più niente.
E ancora una volta la rivoluzione verrà rimandata.

Questa faccenda delle pulizie sta diventando seccante: mi impedisce di fare la rivoluzione.
E se chiamassi una donna delle pulizie?

A tutte le interessate: mandate breve biografia specificando le vostre idee politiche a dino@dinofumaretto.com

22.9.08

Non mi piace più pulire casa

Che tristezza impiegare il sabato pomeriggio nei lavori di pulizia.
Aspirapolvere e straccio, dappertutto (quasi: certi punti ho fatto finta di non vederli).
Non mi piace più pulire casa. Ma lo devo fare. Ho dovuto farlo, era un mese che non lo facevo. Si, mi vergogno. Ma è successo qualcosa che mi ha tolto entusiasmo. Ora la casa è pulita (però ci sono dei moscerini che girano in cucina, non capisco come mai), ma in compenso si è rotta una corda del pianoforte, peraltro scordatissimo da tempo. Dovrò chiamare l'accordatore.

Forse dovrei anche buttare via la spazzatura.

14.6.08

Ordine

Non ho ancora rivoluzionato nulla in casa, ho fatto solo le pulizie di base.
Ma è già qualcosa.
E mi sento bene. Sicuro. Anche triste.
Nella casa ho sentimento.

Vi terrò aggiornati.

29.5.08

la CASA 2

Stasera mi sono mangiato un uovo e dell'insalata.
L'insalata era quasi andata a a male, ho fatto appena in tempo.
E poi ho guardato alla televisione RAMBO 2.


Ora mi sento carico, e sono pronto a dare una bella lezione a questa casa molle.
Metterò in ordine senza pietà.
Non adesso, perchè è tardi.
Neanche domani, sono via tutto il giorno.
Sabato mi rilasso per recuperare le forze.
Darò una lezione alla mia casa che non scorderà di certo.
Farò paura.

26.5.08

CASA

Mi sto disperdendo, guardo di qua e di là, cerco di seguire le tante cose...
Mi devo concentrare su una cosa.
Da oggi mi concentro sulla casa.

Nella casa ho sentimento
Nella casa faccio centro
Ma vieni con noi da Giuliana
Vieni con noi vieni a monte
Niente valle niente monte
Le radici sono finte
Ma son più finti i sentimenti
Chiusi in casa ben coperti

Nella casa ho sentimento
Nella casa faccio centro
Ma vieni con noi da Giuliana
Vieni con noi vieni a monte
Niente valle niente monte
Nella casa faccio centro
Ma è comodo fare centro
Quando il centro te lo inventi

IO FACCIO QUELLO CHE MI PARE
NON VENGO CON VOI A PUTTANE
Nella casa ho sentimento
Nella casa sono il mio centro

15.4.08

10.4.08

Post rimosso dall'autore. Parlava di politica. Era inutile.

12.2.08

23.1.08

I sogni son desideri

Ho sognato di svegliarmi a notte fonda con una gran sete.
Ma avevo voglia di bere qualcosa di più "sostanzioso" dell'acqua.
Provavo con un succo, una bibita... niente, disgusto, il mio corpo chiedeva un'altra cosa.
Provavo dunque a spremere un limone in un bicchiere d'acqua... perfetto!
Ecco di cosa avevo voglia: acqua e limone.
A quel punto il sogno finisce e mi sveglio davvero, con la stessa sete del sogno. Vado in cucina, e bevo di gusto un bicchiere d'acqua e limone.
Sento che mi fa proprio bene.

Insomma, quel sogno mi ha segnalato un bisogno reale, specifico.
Un sogno fisiologico.

Non credo ci siano altri significati.


P.S. Un'ora fa ho pianto.

11.1.08

L'opinione del professore



Secondo Freud tutti i sogni sono la rappresentazione di desideri repressi.
Secondo Jung no, non sempre.
Noi, che parliamo chiaro e siamo limitati, sposiamo la teoria freudiana: questi sogni di Fumaretto esprimono desideri repressi.
Con tutto il rispetto, il nostro Dino conduce da anni una vita blanda, non è più quello che scappava di casa, rincorreva le gonnelle, scriveva cose incoscienti, fondava movimenti improbabili (cfr. La Resistenza Gratuita). Prima Dino viveva una depressione energica e sferzante, oggi vive in un'acquiescenza comune, dunque l'energia "perduta" riemerge nel suo stadio onirico.
Poniamo attenzione ai luoghi del sogno fumarettiano: aule scolastiche, ospedali... contesti "istituzionali" dove improvvisamente irrompono forze incontrollate; oppure nuclei "familiari" come la casa, dove avviene il caos.
Fumaretto, come tutti, sogna se stesso. E' lui lo scorpione, è lui il cane, è lui l'essere nè morto né vivo che partorisce. Tutti neri. Sono ombre, angoscie violente unite a desideri di rivolta che non trovano respiro nella sua vita reale.
Nel sogno d'appendice Fumaretto pianta un coltello in testa a colui (se stesso, io dico) che ha portato il disordine. Quasi a voler sottolineare: è una questione mentale.
La trovo una conclusione positiva, e sono quasi certo che Fumaretto non farà più sogni di questo tipo, poiché non c'è altro da aggiungere.
Purtroppo.
Speriamo che li faccia da sveglio.

10.1.08

Appendice

Sogno d’Appendice
CAOS FINALE?




Luogo dell’azione: la casa di mio padre, corte di campagna.
E’ sera, la donna che sta con me mi presenta un suo collega di lavoro. Magro, pallido, tratti non definiti.
Non mi piace per niente. E’ ambiguo.
Così andiamo a dormire nello stesso letto.
Nel sogno è perfettamente normale.
Poco dopo il tipo ambiguo se ne va senza dire niente.
Passa del tempo, guardo fuori dalla finestra e vedo che c’è un gran casino di macchine parcheggiate nella corte. Suonano alla porta: è il tipo ambiguo e si è portato appresso un gruppo numeroso di gente sconosciuta, dall’aspetto selvaggio, poco raccomandabile. Pretendono di entrare tutti in casa mia.
-Siamo venuti qui a dormire
Mi arrabbio tantissimo: Fuori! Fuori tutti! (Non vedo più il tipo ambiguo).
Fanno resistenza, uno mi minaccia, un’altra si solleva la faccia e mi mostra gli occhi ricostruiti.
Ma io non mi commuovo, anche se rimango un po’ turbato, e riesco a sbatterli fuori.
Dalla finestra vedo che se ne vanno in macchina, ma purtroppo una parte consistente rimane. E fanno un fracasso infernale nel cortile, è pure tarda notte. Saltano, urlano, sbattono cose, è l’anarchia.
Esco per dirgli di smetterla. Il vicino di casa osserva dalla finestra, e penso che chiamerà la polizia.
Infatti sento la sirena e corro in casa, e chi ritrovo? Il tipo ambiguo. E’ aggressivo, minaccia di bruciarmi i capelli con una sostanza tipo acetone, non capisco bene.
Prendo un coltello e glielo pianto in fronte.
Fine.

Prossimamente: l’opinione del professor Carciò

9.1.08

Cane nero

Sogno Spaventoso N°3
IL CANE NERO


Mi trovo in un’aula scolastica: lezione di matematica.
Non capisco nulla e l’insegnante mi riprende.
Finisce la lezione, quindi esco e due amici mi danno un passaggio in macchina.
Fermi al semaforo vediamo un grande cane nero. Aggredisce una persona sul motorino (che non reagisce).
Riusciamo a seminarlo, e arriviamo a destinazione. Mentre scendo dalla macchina scopro con orrore che il cane nero è a pochi metri da me, e mi punta. Gli altri sono già lontani, io rientro in macchina chiudendo la porta. Ma il cane nero entra lo stesso e mi mangia la pancia.



Prossimamente: l'opinione del prof.Carciò

8.1.08

Parto

Sogno Spaventoso N°2
PARTO


Luogo dell’azione: grande salone adibito alla meno peggio per fungere da corsia ospedaliera.
Nel sogno è perfettamente normale.
Tante persone devono partorire, uomini e donne, io compreso.
I dottori si aggirano per le brande. Sono molto nervoso.
Partorisco senza sentire dolore.
Ciò che esce dal mio corpo (da quale parte del corpo non è chiaro) è un essere smilzo, dalle forme allungate come me: più che un bambino sembra un pupazzetto, ed è nero carbone.
Si muove poco, non emette suoni, non è né morto né vivo.
Esco dall’ospedale senza di lui.



Il mio amico quasi omonimo Daino Fumaretto mi ha detto:
-E’ il tuo inconscio bruciato.

7.1.08

Lo scorpione

Sogno Spaventoso N° 1
LO SCORPIONE


Luogo dell’azione: stanza rudimentale adibita alla meno peggio per fungere da aula scolastica.
Nel sogno è perfettamente normale.
Si tiene una lezione imprecisata. Il professore spiega, gli studenti ascoltano. Io sono in disparte.
Improvvisamente compare uno scorpione nero, grande come un uomo. Con balzi circolari velocissimi lo scorpione nero uccide il professore e gli studenti. Io fuggo all’esterno. Lo scorpione m’insegue. Lo scorpione mi uccide.



Questo sogno è ormai già vecchio, ma è l’introduzione (e forse anche la spiegazione) dei sogni neri successivi. Esiste anche una canzone, più volte cantata dal mio interprete Billoni nei suoi spettacoli.

In quest’aula siamo in tutto tre
Il professore, gli studenti, e me
Loro sono separati da me

La mia mente inizia a lavorare
E compare uno scorpione nero
Scorpione nero grande come me

Che con grandi balzi circolari impressionanti
Uccide in un lampo professore e studenti
Poi mi vede e io fuggo da me

E qui mi sveglio perché mi hai ucciso
E mi domando quale aula avrò
E soprattutto quanto durerà
La mia febbre la mia civiltà

Ma per il momento io sfocio nel niente
E prendo in prestito un’altra mente
Che mi vede e fugge da me
Che mi vede e fugge da me

5.1.08

Tre sogni spaventosi

Ho fatto tre sogni spaventosi, relativamente vicini nel tempo. L’ultimo risale a poche settimane fa, verso la fine del 2007.

Il primo sogno è spaventoso e fortemente simbolico, il secondo sogno sta nel mezzo, il terzo chiude in efferatezza senza le sottigliezze del primo.

I TRE SOGNI SPAVENTOSI DI DINO FUMARETTO! PROSSIMAMENTE! DA NON PERDERE!

Al termine dei sogni prenderà la parola il professor John Carciò.